Tenere fuori la scuola da ogni Ipotesi di regionalizzazione
FLC CGIL nazionale
Tenere fuori la scuola da ogni
ipotesi di regionalizzazione
“Siamo fermamente convinti che la scuola vada lasciata fuori da ogni
ipotesi di autonomia differenziata, operazione a nostro avviso in
contrasto per molti aspetti col dettato costituzionale ed estremamente
pericolosa – dichiarano Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe
Turi, Elvira Serafini e Rino Di Meglio – perché destinata ad
accentuare squilibri e disuguaglianze già oggi presenti, situazioni
che andrebbero affrontate e risolte proprio con un deciso investimento
in istruzione e formazione. Il carattere unitario e nazionale del
sistema scolastico è per questo una risorsa preziosa di cui il Paese
non può essere privato”.
L’esame dei testi da parte del Consiglio dei Ministri, previsto per
oggi, sembra sia stato rinviato, ma i sindacati scuola non abbassano
la guardia, forti anche del vasto consenso espresso dalla categoria in
numerose iniziative svolte in tutte le regioni italiane e
dell’altissimo numero di adesioni alla raccolta di firme contro la
regionalizzazione.
Le ragioni del no ai progetti di autonomia differenziata che
contemplano anche una regionalizzazione delle competenze in materia di
istruzione sono state ribadite il 26 giugno con un flash mob,
organizzato dalle segreterie regionali del Lazio, davanti alla Camera
dei Deputati dai maggiori sindacati del comparto istruzione e ricerca
(FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams).
“Ricordiamo al Governo – affermano i segretari generali – che
nell’intesa sottoscritta a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio
vi sono impegni espliciti e chiari in questo senso, laddove si
riconosce il ruolo assegnato alla scuola per garantire identità e
unità culturale del Paese, anche attraverso l’unitarietà dello stato
giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, un sistema
nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo
delle scuole autonome”.
L’impegno dei sindacati prosegue, non solo in relazione al procedere
dell’iter delle intese, sulle quali peraltro hanno chiesto ai
Presidenti delle Camere di farsi garanti di un pieno coinvolgimento
del Parlamento su questioni che non possono essere gestite in un
rapporto esclusivo tra Governo e singole regioni: per contrastare
quello che ritengono un disegno disgregatore dell’unità nazionale le
organizzazioni sindacali non trascureranno alcuna iniziativa.
Cordialmente
FLC CGIL nazionale